Il dolore, vero maestro di vita
Nella vita di ognuno capitano momenti difficili che sembrano infiniti. Un'ora sembra un giorno, una settimana un anno, la sera non arriva mai. Momenti che si presentano senza preavviso e spesso si fa fatica a capire il motivo che li ha generati. Alcune volte nascono di riflesso perché delle persone care sono in difficoltà. Questi momenti di dolore, intensi, deliranti, indecifrabili, hanno un pregio. Sembrerà strano ma hanno un pregio. Riescono a interrompere la tua vita ripetitiva e anonima ponendoti domande, interrogativi, obbligandoti a riflettere. Su cosa? Sull'esistenza, sulla vita, sul senso delle cose, su ciò che è veramente importante. Le emozioni più forti si vivono soffrendo. Molti diranno che è meglio non provare certe cose se per farlo occorre star male. Vero, ma si perderebbe un qualcosa che rende più ricca la vita. Ne farrei volentieri a meno, sia chiaro. Ma né io né voi possiamo farci niente. Di fronte al dolore ciascuno reagisce a suo modo. Soprattutto se chi sta male è una persona cara. C'è chi si avvicina ancora di più al bisognoso, chi si allontana. Io appartengo alla seconda categoria, quella condannata a vivere un dolore eterno dopo, quando ormai è troppo tardi, quando il rimorso diventa esperienza quotidiana. Anche questo fa star male, nonostante nell'immediato si riesca in qualche modo a tamponare la sofferenza. E se si pensa che solo nei momenti di dolore si vedono i veri amici e le vere persone che ti vogliono bene, ecco che il tormento di quelli della mia "categoria" si fa ancora più forte, più intenso e lacerante.
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